Allenamento mentale
Riconoscere e imparare a gestire lo stato emotivo in campo risulta essenziale per migliorare la performance. In questo articolo trovi 4 cose da sapere assolutamente quando si parla di emozioni in campo.
E’ importante domandarsi quale ruolo assumano le emozioni nelle diverse situazioni.
Il tennis è uno sport in cui l’aspetto emotivo risulta essenziale. Sul tema molti tennisti famosi sostengono che “l’unica differenza tra chi vince e chi perde risiede nell’abilità di gestire le emozioni nei momenti più importanti del match”. Non sono affermazioni casuali ma derivanti dal fatto che il tennis è uno sport individuale e come tale il lavoro sull’aspetto del singolo tennista è importante per aiutarlo ad esprimere al meglio le potenzialità sia in partita che in allenamento. Tra l’altro recenti esperienze svolte nei Centri Tecnici Federali hanno evidenziato una sostanziale confusione riguardo gli stati emotivi.
A tale proposito esistono 4 punti sostanziali da tenere in considerazione quando si parla di emozioni in campo:
- È fondamentale rendere il giocatore consapevole che le emozioni (come gioia, rabbia, tristezza e le altre emozioni) si presentano in modo del tutto soggettivo.
- Esiste una sostanziale differenza tra la piacevolezza e la funzionalità delle emozioni. La piacevolezza diversifica gli stati piacevoli o spiacevoli. La funzionalità influenza la prestazione (migliorativa, peggiorativa o ininfluente).
- Ogni esperienza emozionale è costituita da un certo livello di intensità: mantenere un livello troppo alto o troppo basso fa calare drasticamente la prestazione.
- La dimensione contestuale (il prima, il durante e il dopo) risulta rilevante per distinguere il momento, le cause, le implicazioni connesse alle emozioni.
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